HT Light e l'Ambiente

Cosa sono i RAEE
RAEE è l’acronimo di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ovvero i rifiuti derivanti dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche, ossia tutti gli apparecchi che per il loro funzionamento dipendono dall’elettricità. In pratica, quando elettrodomestici, televisori, computer e loro parti staccate diventano rifiuti sono classificati come RAEE.

Il problema ambientale e il Decreto 151/05
Per contenere il problema dell’aumento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e di pile-accumulatori esausti, le normative europee sono state recepite a livello nazionale con il Decreto Legislativo n. 151 del 2005 (RAEE) e con il Decreto 188 di dicembre 2008. Entrambi i decreti prevedono di attuare la raccolta differenziata e stabiliscono che i Produttori di AEE e di Pile devono finanziare le attività di raccolta e riciclo di questi prodotti una volta giunti a fine vita. Con il riciclo di RAEE e PILE si evita la dispersione di sostanze pericolose nell’ambiente, si riducono i rifiuti destinati alle discariche e si riutilizzano molti materiali, limitando l’impiego di nuove risorse.

I Sistemi Collettivi (consorzi)

Per gestire i RAEE domestici e le PILE esauste, i Produttori devono aderire a un Sistema Collettivo, finanziando quindi le attività di trattamento e recupero, garantendo il corretto smaltimento dei rifiuti dei RAEE e delle PILE esauste nel pieno rispetto della normativa.

Consorzio ReMedia
E’ uno dei più importanti sistemi collettivi italiani per la gestione integrata dei RAEE, sia domestici sia professionali, e delle PILE esauste. Sviluppa e coordina le attività di raccolta, trasporto, recupero e riciclaggio di tutte le categorie di RAEE e PILE. ReMedia è un consorzio di produttori senza fini di lucro.

Il finanziamento per la gestione de i Rifiuti di AEE e di PILE
Per garantire le attività di gestione dei RAEE e delle PILE esauste (ritiro dai centri di raccolta comunali, trasporto agli impianti, trattamento dei rifiuti e coordinamento delle attività) i Produttori finanziano i sistemi collettivi attraverso un importo o applicato in modo visibile (solo per le AEE della categoria grandi bianchi e clima) o annegato nel prezzo di vendita del prodotto.

ECR o Eco-contributo RAEE
E’ l’importo visibile aggiunto al prezzo di ogni apparecchiatura elettrica ed elettronica per il finanziamento delle attività RAEE. Tale contributo non costituisce voce di profitto e non può essere scontato. Il punto vendita, rispettando la scelta del Produttore, potrà comunicare a Sua volta quel valore al consumatore finale. Non è possibile applicare ECR a Pile e Accumulatori.

La raccolta differenziata
I Consumatori devono raccogliere separatamente i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e di Pile Accumulatori esausti che potranno conferire gratuitamente al centro di raccolta comunale o al Distributore (punto vendita) al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto.

Pile - Accumulatori
Gli stessi adempimenti RAEE sono previsti - in base al D. Lg. 188/08 Pile e Accumulatori - per l’esausto di Pile e Accumulatori, con una sola differenza: il contributo per il finanziamento delle attività di gestione dei rifiuti di pile-accumulatori, non può essere applicato al prezzo di vendita al pubblico, vale a dire che il prezzo al pubblico di Pile-Accumulatori dovrà includere questo contributo. Inoltre, i punti vendita della grande distribuzione devono mettere a disposizione del pubblico i bidoncini per la raccolta delle pile-accumulatori portatili esausti.

COSA
Le Direttive Europee RAEE e PILE hanno introdotto misure mirate a migliorare la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e da pile e accumulatori esausti. L’Italia ha recepito le Direttive con i Decreti Legge 151/2005 (RAEE) e 188/08 (PILE). Con il riciclo dei RAEE e delle PILE si evita la dispersione di sostanze pericolose nell’ambiente, si riducono i rifiuti destinati alle discariche e si riutilizzano materiali senza sprecare nuove risorse.

CHI
I Produttori associati a Sistemi Collettivi hanno l’onere della gestione eco-compatibile dei RAEE e delle Pile esauste, finanziando le attività di raccolta, trattamento e smaltimento.

I Comuni
Devono allestire i centri di raccolta per RAEE e pile-accumulatori esausti.

I Distributori
Hanno l’obbligo informare il cliente sull’Eco-contributo RAEE e di ritirare il vecchio prodotto elettrico - elettronico reso dai Consumatori all’atto dell’acquisto di uno nuovo analogo, il cosiddetto 1 contro 1, e mettere a disposizione del pubblico bidoncini di raccolta per pile-accumulatori esausti.

I Consumatori
Attuano la raccolta differenziata e pagano l’Eco-contributo RAEE al momento dell’acquisto di prodotti nuovi, con la garanzia del corretto trattamento dei vecchi apparecchi nel rispetto dell’ambiente e della salute collettiva.

COME
Per garantire le attività di gestione dei RAEE (ritiro dai centri di raccolta, trasporto agli impianti, trattamento dei RAEE e coordinamento delle attività) è previsto un importo che sarà applicato o incluso nel presso di vendita del prodotto. Il Produttore ha la facoltà di scegliere se applicare o se annegare questo contributo nel prezzo di vendita dell’apparecchiatura elettrica ed elettronica. L’Eco-contributo RAEE non è una tassa, non costituisce voce di profitto e non può essere scontato e quindi viene riportato nel punto vendita secondo le indicazioni del Produttore senza essere modificato.

Abbiamo scelto di aderire a Consorzio ReMedia, un primario Sistema Collettivo che garantisce ai consumatori il corretto trattamento e recupero dei RAEE e la promozione di politiche orientate alla tutela ambientale.



Informazioni ai Consumatori sul trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e da Pile e Accumulatori esausti

l Decreto Legislativo n.151/2005 e il D. Lg. 188/08 Pile e Accumulatori hanno la finalità primaria di tutelare l’ambiente attraverso l’adozione di politiche e comportamenti atti a prevenire la produzione di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e da pile-accumulatori esausti e a promuovere il reimpiego e il riciclaggio di tali rifiuti per ridurre la quantità di materie da avviare allo smaltimento. Tali provvedimenti si rendono necessari al fine di tutelare l’ambiente e, nel caso di alcuni apparecchi e di pile esauste, anche la salute umana, prevenendo l’uso improprio di alcuni prodotti contenenti sostanze pericolose.

Sulla base di questi decreti, i Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche e di Pile e Accumulatori finanziano i costi di trasporto, di trattamento e recupero dei Rifiuti di AEE (RAEE) prodotti dai nuclei domestici e di pile e accumulatori esausti. Lungo questo percorso è necessario che tutti i soggetti coinvolti diano il loro contributo.

In particolare i consumatori hanno l’obbligo di non smaltire RAEE e pile-accumulatori esausti come rifiuti urbani e di contribuire alla raccolta separata attraverso la consegna di questi rifiuti speciali alle Eco-piazzole comunali, direttamente o tramite i servizi di raccolta delle municipalizzate, ove questi siano disponibili.

Il mancato rispetto di tali norme di comportamento può essere soggetto a sanzioni amministrative da parte delle autorità competenti.

Il simbolo di un “cassonetto barrato” stampato sul prodotto o sulla confezione, sulla garanzia o nel materiale informativo (vedi figura), identifica in modo chiaro e univoco i prodotti soggetti ai suddetti obblighi.

Per adempiere correttamente alla normativa, i Produttori finanziano i Sistemi Collettivi il cui compito è quello di organizzare la raccolta dei RAEE provenienti dai nuclei domestici e delle pile-accumulatori esausti, gestendo il trattamento e il corretto smaltimento.

Abbiamo scelto di aderire a Consorzio ReMedia, un primario Sistema Collettivo che garantisce ai consumatori il corretto trattamento e recupero dei RAEE e la promozione di politiche orientate alla tutela ambientale.